Una delle condizioni più frustranti per un italiano all’estero è quella di uscire dai propri confini e parlare una nuova lingua. Infatti, ad eccezione dello Stato del Vaticano, della Svizzera italiana, qualche cosa tra Slovenia e Malta e qualche comunità di emigrati, nel mondo nessuno parla italiano.
A questo va aggiunto che nelle scuole italiane il concetto di apprendere nuove lingue è tante volte secondario o svolto nel peggiore dei modi da insegnanti spesso non qualificati o non madrelingua.
Uno studente della scuola media (periodo di massima predisposizione del cervello per acquisire nuove lingue) esce quasi sempre con livelli di conoscenza delle lingue straniere assolutamente insufficienti anche solo per fare una conversazione basilare.
Questo in quanto l’italiano quando è in patria si sente come se vivesse ancora nel 400dC, cittadino dell’Impero Romano dall’Inghilterra all’Africa. Quando poi va all’estero si lamenta che non capisce nulla e che l’italiano non sia MAI presente nelle varie traduzioni.
Il consiglio è quello di fare imparare ai propri figli in età scolare almeno due lingue, es: inglese e tedesco, ecc. che facciano parte delle lingue più parlate al mondo (Inglese, Spagnolo, Francese, ecc.).
E’ sicuramente un investimento, ma di sicuro verrà ripagato.