Per chi è stato abituato ed esposto da anni a cambi climatici importanti non solo tra inverno ed estate, ma anche alle escursioni termiche tipiche del mattino e pomeriggio, il vivere qui potrebbe creare qualche piccolo problema a lungo raggio. Ecco alcuni di questi problemi:
Il nostro organismo, ad esempio in Italia, è sottoposto ad inverni ed estati con differenze di temperature anche di 30 e più gradi, passando ad esempio da 4 gradi invernali a oltre 30 in quelli estivi. Essendo la cosa ciclica (stagioni), buona parte del metabolismo si è ormai abituata a questi cambi di temperature, comprese escursioni termiche giornaliere a volte anche di 15 – 20 gradi in alcune zone d’Italia.
Approdare qui significa azzerare completamente il concetto di stagioni relativamente alle temperature ed abbassare notevolmente l’escursione termica giornaliera.
Mentre al Sud di Gran Canaria l’escursione termica nei mesi invernali oscilla tra i 16 ed i 27 gradi, al Nord (Las Palmas) rimane costante tra i 17 ed i 22. Escludo altre zone dell’isola ad esempio nella montagna dove troviamo climi molto simili all’Italia. con mattine a 2 gradi e pomeriggi a 22. Solitamente però chi viene a vivere qui sceglie la costa o l’immediato entroterra.
L’appiattimento delle temperature, specie al nord, causa, a lungo termine, l’innalzamento della soglia del freddo. Mentre i primi mesi si gira in maniche corte guardando curiosamente e sorridendo i cittadini locali muniti di maglioncini, giubbotti, ecc. passeggiare a 20 gradi, passato un anno succederà anche a voi.
Anche alcuni malanni stagionali come influenza, tosse, raffreddore solitamente tipici dell’inverno italiano, qui diventeranno a lungo termine possibili in qualsiasi stagione e magari dipendenti da una prolungata esposizione al vento o ad un cambio brusco di temperatura di pochi gradi.
Ci sono inoltre rischi molto più seri dovuti alla differente esposizione solare in una zona equatoriale (questa) rispetto ad una spiaggia di Riccione. Il melanoma (cancro della pelle) qui alle Canarie ha la maggiore espansione rispetto al tutta la Spagna (di contro ci sono i migliori ospedali europei per la sua cura). Questo perché chi viene qui magari per un mese vuole abbronzarsi immediatamente per poter sfoggiare un bel colorito al rientro in Italia. Nulla di più sbagliato. Anche solo quaranta minuti di esposizione continua al sole qui possono provocare serie ustioni alla pelle a volte inconsapevolmente a causa di una continua brezza fresca. I maggiori dermatologi qui raccomandano sempre la crema solare (protezione 50+) anche in persone abituate ad abbronzarsi. Il vantaggio di vivere a Las Palmas è che per 4 o 5 mesi da Marzo ad Agosto nel periodo di maggiore vicinanza al sole è presente uno strato di nuvole perenni (detto “pancia dell’asino”): un grande ombrello di nuvole grigie che mitiga gli effetti devastanti dei raggi UVA e, pur facendo abbronzare lo stesso, incide molto meno su lesioni cutanee e complicazioni successive.
In ogni caso, anche senza mai esporsi o sdraiarsi al sole, il colore della vostra pelle, specie in braccia, viso, gambe cambierà nettamente (per chi rimane qui).
Chi soffre di psoriasi, secchezza fauci e comunque qualsiasi malanno o malattia legata alla bassa umidità dell’aria qui avrà vita dura. L’umidità si mantiene in media intorno al 40-50% crollando in giornate in qui soffiano gli Alisei da nord. Al Sud l’umidità sale maggiormente alla sera, ma certamente mai a livelli italiani. Al contrario, chi soffre di reumatismi si troverà in paradiso.
Chi soffre di asma o malattie respiratorie, pur avendo una qualità dell’aria al top (non esiste inquinamento da polveri), deve stare attento ai giorni di calima (sabbia desertica in sospensione spinta da venti provenienti dal deserto del Sahara). La stessa sabbia arriva anche in Florida ed in Italia seppure in quantità molto più ridotte. In certi giorni di forte calima, una ventina di volte all’anno, l’autorità medica qui consiglia le persone che soffrono di disturbi respiratori di rimanere a casa.
Chi soffre di obesità qui deve stare attento a non aumentare di peso. La più ridotta pressione atmosferica tende a fare brutti scherzi, come pure un’alimentazione correlata al benessere di trovarsi in un paradiso può senza dubbio causare aumenti di peso incontrollati.
Altro fattore importante per la salute è non dimenticare gli occhiali da sole in quanto la luminosità della giornata è maggiore che in Italia, anche in presenza di nuvole.
Infine, per chi nuota, l’oceano non è il Mediterraneo. Anche in presenza di acque tranquille ci sono correnti molto forti che stroncano anche il nuotatore più esperto. L’annegamento è la principale causa di decesso qui. Inoltre il mare è visitato frequentemente da orche e delfini, ma anche squali e meduse. Il passaggio delle orche viene scortato dalla polizia marittima al fine di evitare qualche turista troppo curioso. Gli attacchi degli squali sono rarissimi, al contrario che nel Pacifico ma è bene sempre rispettare i limiti di balneazione, di solito mai oltre 100mt dalla spiaggia. L’oceano qui non è inquinato, quindi nei bassi fondali si trovano mante, murene, ed una quantità infinita di fauna e flora marina talvolta poco propense a giocare con il nuotatore…
Pensavo che la psoriasi potesse migliorare con sole e mare ….Brutta notizia per me che ne soffro e volevo trasferirmi li a Gran Canaria…
Non siamo medici, quindi ovviamente la nostra opinione è dettata dall’esperienza di persone che non hanno notato miglioramenti significativi.
Io ne soffro e per anni ho usato unguenti, pomate, ecc. che alla fine danno un sollievo temporaneo ma dopo poco si ritorna al punto di prima.
Ma dal giorno che ho limitato pesantemente i carboidrati (dieta low-carb) e gli zuccheri (quelli di canna, alcolici ed industrali passando all’ottimo zucchero di Betulla) è sensibilmente sparita.