Alle Canarie si ingrassa :)

E’ una regola fissa  che il peso dei corpi dipende dalla loro distanza dal centro della Terra: quelli più distanti risentono meno dell’attrazione gravitazionale e, di conseguenza, sono più leggeri.
Bene, qui all’equatore pesiamo 0,052 Kg in meno.
Almeno quando mettiamo piede sull’isola.
Poi iniziano i problemi anzi, per dirla meglio, scatta la epica battaglia tra la volontà e l’olfatto, tra il cervello e lo stomaco, tra le forze della forma e quelle dell’adipe.

Il problema è che ovunque tu decida di passeggiare dove incontri esseri umani, il prepotente odore di una grigliata di carne o pesce invade le tue narici e dà sfogo alla competizione.
Alle Canarie la gestione delle licenze commerciali è totalmente random. Puoi trovare 3 ristoranti tutti attaccati tra loro e tutti e 3 che fanno gli stessi menu. Magari angus argentino, o carne dell’Uruguay, o branzini e sogliole locali: insomma un lazo di sapori a cui tirarsi indietro è stoico.
Certo, puoi tirarti indietro, che ci vuole? girati dall’altra parte turandoti il naso. Ed ecco il secondo problema: il panorama. Hai mai immaginato te stesso magari con la compagnia che ami di fronte ad un tramonto di Las Canteras con le gambe sotto al tavolo e la spiaggia sotto ai tuoi piedi?
Bene, se ancora sai resistere più della tentazione delle sirene di Ulisse, prosegui tappandoti gli occhi.
Certo, sarai un po’ buffo in quella posizione, la gente che ti guarda ti penserà un nostalgico di Tommy degli Who o un impertinente asociale.
Arriva il terzo problema: i suoni. Suoni di onde che da lontano si increspano e battono le sponde della costa come schiaffi secolari con quel tipico rumore frizzantino tipico di un Franciacorta doc che hai sempre voluto condividere con te stesso per le grandi occasioni. E poi chissà perché per alcuni i suoni di gabbiani ispirano gli enzimi più autolesionisti del cervello che ti fanno sentire come se non mangiassi da quattro giorni.
Il problema che le orecchie sono altre due dita: le risorse anti-tentazione scarseggiano e l’ilarità di chi ti osserva ti fa rimpiangere di non essere arrivato qui a Carnevale.
Alla fine capitolerai e dato che in natura le forze si sommano, così anche le tentazioni si risolvono in razioni extra.

Che si mangia alle Canarie? di tutto, come in Italia con una piccola differenza: qui la quantità prevale sulla qualità. In Italia mangi normalmente cibo di ottima qualità e spendi un botto. Qui mangi a strafogo e spendi meno della metà. La qualità del cibo alle Canarie?  Solo pochi (tipo noi, immodestamente) sappiamo dove si mangia bene, anzi benissimo. Solo che non condividiamo queste informazioni se non con i nostri amici perché qualsiasi ristorante o osteria che si inflazioni aumenta i prezzi e noi siamo liguri dentro e gelosi delle nostre scelte.
Una sola raccomandazione. Qui Tripadvisor conta troppe balle.

Comunque, passiamo al cibo: ci sono le papas arrugadas ossia patate coltivate qui, bollite senza pelarle e aggiungendo molto sale marino (a volte in acqua di mare), in modo tale che, una volta eliminata l’acqua rimanente, rimanga una crosta di sale sulla buccia.
C’è qualcuno che pensa che le patate facciano ingrassare? mai trovata alcuna dieta che le consigli. Un chilo di patate sono 2 etti che si installeranno nel tuo zaino in pelle anteriore sub-esofageo.
Farai presto a dire “va beh, che ci vuole: smaltisco con un po’ di attività fisica” fino a che ti accorgerai che si parlerà di bruciare energie corrispondenti ad una nuotata da Maspalomas al porto di Livorno e per bruciare il tuo grasso trilioni di Joule con dispersioni termiche da attentato al riscaldamento globale.

E poi alle Canarie si smette di fumare. Perché? ma è chiaro: hai mai visto l’espressione che ti dedica un tuo amico non fumatore in vetta alle Dolomiti che si sta riempiendo i polmoni di ossigeno puro e tu a fianco che ti fumi la sigaretta nella speranza che non ti veda?
Smettendo di fumare 5 chili di auto-compiacimento finiranno tra intestino e pancreas come le case+albergo del Monopoli.
Insomma, gli Alisei mica puzzano e l’inquinamento dell’aria qui è praticamente nullo. Tranne la Calima. Che pesa. Accidenti se pesa: quanto pesano le Dune di Maspalomas? mica le hanno importate a badilate di Bobcat: sono arrivate con i venti di Calima: sabbia a banchi che vola come sciami di cavallette oscurando l’orizzonte che entra (ed esce) dai tuoi polmoni ma, fortunatamente, solo in alcuni giorni dell’anno. Tranne al Sud dove la usano come sostituto dello zucchero di canna. (non è vero eh?).

Se sei arrivato sin qui, vuol dire che hai preso 8 chili. Ora tocca allo smaltimento. Come si smaltiscono 8 chili?
Che ne dici di una bella nuotata? certo: entri in acqua abituato alle spiagge liguri, ti arriva un brivido di freddo appena fai il tuffo della serie “meglio bagnarsi subito per intero” e poi fuoriesci dall’acqua come Di Caprio del Titanic in cerca di una dannata porta di armadio costantemente occupata.
Non funziona: potresti anche nuotare in acque da 17 gradi ma che palle… più ingrassi più non senti il freddo: non hai la fisionomia di un pinguino ma assomigli piuttosto ad un orso polare.
Una bella corsa sulla spiaggia? Ma sì, magari a Playa del Ingles, dove di giorno arrivi a 35 gradi che è un piacere correre.

Insomma, come si dimagrisce alle Canarie? Non è lo spirito di questo articolo accidenti: qui spiego solo come si ingrassa.

 

 

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